Ignitor Electronic Ignition 1149 – Euro Delco 4 cyl
La motivazione che mi ha indotto a montare l’accensione elettronica è stata la necessità di eliminare piccoli ammanchi che si verificavano oltre i 4000 giri con l’acceleratore a “tavoltetta”. Avevo intuito che il problema fosse di tipo elettrico, ma avendo tutto in ordine non riuscivo a capire quale diavolo fosse il problema. Si trattava comunque di un difetto del tutto trascurabile che si manifestava ad alti numeri di giri quando “tiravo il collo” a Miss Elisabetta, cosa che ad una macchina d’epoca non si dovrebbe fare! ma siccome tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare…….. ho deciso di risolvere il problema.
I soliti Forum al riguardo dell’accensione elettronica parlano molto bene del sistema PerTronix, prodotto USA mooolto caro, che per contro assicura regolarità di funzionamento specie ad alto numero di giri (caso mio). E’ facile da installare, è invisibile dall’esterno ed inoltre è perfettamente reversibile al sistema classico (puntine platinate) in qualsiasi momento anche per strada, per cui ho deciso di provarlo.
Per la precisione questo sistema non è un’accensione elettronica vera e propria con centralina magari anche programmabile tipo Lumenition , CraneCams o Megajolt ecc.; mira unicamente alla sostituzione del sistema puntine paltinate/condensatore che come si sà creano un pò di problemini in termini di efficienza e di manutenzione.
I vantaggi di un tale sistema sono facilmente intuibili quando si pensi che una buona parte dei guai relativi all’impianto elettrico di un motore derivano proprio dal ruttore. Il pattino infatti è soggetto ad usura saltellando alle alte velocità di rotazione, spandendo sulle puntine le poche gocce d’olio che lo lubrificano , imbrattandole di conseguenza. Le puntine a loro volta oltre che all’ imbrattamento, sono soggette anche all’ossidazione, alla bruciatura e alla perforazione a causa dell’alto numero di interruzioni di corrente che devono produrre nell’unità di tempo. L’eliminazione del ruttore, del pattino, delle puntine con relativa molla di richiamo a lamina ha costituito per i vecchi sistemi di accensione una vera e propria rivoluzione nel campo, in quanto quasi senza alcuna manutenzione, si ottengono scintille di ottima qualità e esattamente nell’istante prestabilito.
Come già detto il tutto si monta in pochi minuti e, nel mio caso, ho dovuto ritoccare poco l’anticipo, cosa che si può fare tranquillamente regolando con il micrometro nel caso di spinterogeno Delco Remy D200. Il micrometro, però, è assente nel Delco Remy 204 dell’MK4 o nel Lucas del 1500.
Il Kit che ho acquistato è il 1149 per specifiche EURO DELCO 4 CYL e per impianto elettrico a 12 Volt con negativo a massa. Naturalmente esiste anche il sistema per impianti con positivo a massa 1149P12 per spitfire 4 e MK2;
ATTENZIONE PERO’ in questo caso è importante verificare che l’impianto elettrico non sia stato modificato da qualche precedente proprietario e che effettivamente sia ancora con il positivo a massa !
Se avete visitato il link PerTronix sicuramente non sarà sfuggito il costo di questi sistemi che ritengo davvero eccessivo, anche se i vantaggi, come vedremo, sono notevoli e fanno dimenticare l’esborso di denaro.
Purtroppo dopo l’acquisto ho notato che ci sono altri sistemi per il Delco Remy a costi più accettabili: http://www.mgbreakers.com/Accusparkindexpage.htm ; esiste pure il negozio ebay di AccuSpark. Non so dire se questo prodotto assicuri la stessa affidabilità del PerTronix, venduto in oltre 3.000.000 di pezzi!
Per le Spit 1500 con spinterogeno Lucas la situazione è notevolmente migliore dal punto di vista economico perchè c’è più scelta, infatti ci sono vari sistemi con prestazioni analoghe. Oltre al precedente sito date un’occhiata anche al seguente (Simonbbc): http://www.simonbbc.com. Ma se girate su Internet ne troverete altri.
Insomma la facilità di installazione (davvero una decina di minuti) e le prestazioni apprezzabili sin dal primo giro di chiave hanno determinato un gran proliferare di queste accensioni elettroniche per le nostre vecchie Spit: ma come si montano?
Prima di iniziare il montaggio è bene disconnettere l’impianto elettrico, basta scollegare il positivo della batteria. Consiglio di fare una foto alla disposizione dei cavi delle candele per riconnettere tutto esattamente come prima. Spesso accade che un errato collegamento di questi cavi induca a pensare che il sistema non và per cui si inizia a pasticciare, finendo quasi sicuramente per bruciarlo.
Poche mosse anche per smontare le puntine platinate ed il cavo elettrico di collegamento alla bobina. La vite eccentrica di regolazione delle punterie non và smontata. I vecchi pezzi vanno conservati e portati al seguito perchè in qualsiasi momento potranno essere rimontati in caso di necessità, anche per strada. Una pulitina dell’interno dello spinterogeno con vasellina precede il montaggio del Kit.
Per posizionare il basamento del modulo di accensione elettronica è opportuno regolare il posizionamento della vite eccentrica di registro delle vecchie puntine platinate (Iª foto). Dopo di che si avvita la vite conica di fissaggio della piastra (IIª foto). Attenzione a non serrare troppo, si può sfilettare. A questo punto siamo pronti per il montaggio del magnete.
Nel montare il Kit mi sono accorto che all’interno dell’alberino dello spinterogeno mancava il feltrino di lubrificazione N°511851 (IIª foto). Non l’ho trovato in commercio per cui l’ho costruito utilizzando dei semplici feltrini autoadesivi in vendita nei comuni ferramenta, basta arrotolarlo e adattarlo.
Qualche goccia di olio fine come la vasellina sarà assorbita dal feltrino che lo restituirà ai meccanismi poco per volta. La IIIª foto mostra i vari schemi elettrici a seconda che sia presente o meno il Ballast resistor, assente nelle spit 4, MK2 ed MK3. L’MK4 , invece, deve seguire lo schema Ballast resistor. Per il 1500 bisognerà seguire lo schema elettrico del sistema per spinterogeni Lucas.
Attenzione al collegamento dei cavi, il rosso al positivo ed il nero al negativo della bobina (spitfire mk3); per non sbagliare ho segnato la polarità sui connettori con un pennarello indelebile (IVª foto).
Com’è possibile notare nella foto seguente, all’esterno non si nota alcuna modifica estetica che deturpi il vintage del motore. La bobina che ho montato è una Lucas DLB105 Sport (non-Ballast) a 40000 Volt output, ciò perchè permette di sfruttare al meglio le caratteristiche dell’accensione elettronica. Questo tipo di bobine consente di aumentare il gap degli elettrodi delle candele, nel mio caso portato a 0,75 mm. ma anche più se possibile (provate su strada), anzichè ai classici 0,64 mm.
Ciò è possibile perchè essendo maggiore il voltaggio della bobina è possibile aumentare la lunghezza dell’arco voltaico della scintilla e quindi fornire maggiore energia all’accensione. Non è stato necessario rifare l’anticipo a parte qualche tacca del micrometro.
E veniamo alle prestazioni del sistema. I vantaggi che ho subito rilevato sono i seguenti:
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Maggiore regolarità di funzionamento generale del motore che diventa più elastico ai bassi regimi;
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Assoluta assenza di ammanchi specie oltre i 4500 giri. Il motore sale di giri come una spada con assoluta regolarità (GRANDE!);
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Il minimo diventa più stabile ed è possibile ridurlo ulteriormente rispetto ai valori caratteristici del proprio motore;
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Non ho testato ancora il consumo di carburante, ma sicuramente esso si sarà ridotto perchè il motore è molto più regolare.
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Le partenze sono una goduria, è sufficiente mezzo giro di chiave e vai!
Il costo del PerTronix è davvero elevato, lo dimostra peraltro la concorrenza, però il sistema và ……… eccome se và!