Prima della formazione della ruggine superficiale è stato passato il panno antisiliconico e a seguire il fondo di epofan. Verniciatura con mac 14. Per ulteriori informazioni date un’occhiata nella pagina verniciatura.

Per la scatola, dopo la spazzolatura ho dato nero lucido per alte temperature.

Per la campana della frizione, ho dovuto rimuovere i vari strati di vernice con sverniciatore. A seguire il nero lucido per alte temperature.

Verifica obbligatoria da fare se accedete a questi pezzi della spit: La boccola della leva del reggispinta. Sicuramente la trovate in queste condizioni. Controllatela perchè si rimane a terra! infatti si può sfilare il perno di fulcro.

Peraltro la sostituzione del pezzo è davvero banale …….

…… e soprattutto potrete sigillare con silicone il pertugio dove è allocato il sistema di fulcro. Così facendo si evita lo sfilaggio del perno e non si rimane a terra! Questo intervento (sigillatura) si può fare anche senza smontare il cambio.

Arrivati i ricambi, finalmente si rimonta! Posizionato in un supporto la scatola si inizia dall’albero ausiliario “incollando” con grasso la rondella metallica dell’albero.

Vi dico subito che i ricambi delle rondelle bronzate dell’albero ausiliario non sono state di buona qualità, infatti quella posteriore l’ho dovuta sostituire dopo appena 200 km, durante il II° smontaggio (di cui riferirò più avanti), reimpiegando l’originale. Il ricambio è risultato prematuramente usurato a causa del sottilissimo strato bronzato ……..  (Rimmer bros). Ho rimontato il pezzo originale perchè ha un riporto di bronzo più spesso e non mostrava, peraltro, depositi di limatura. Ho potuto fare ciò perchè la verifica delle tolleranze (di cui riferisco più avanti) è stata positiva. La procedura di montaggio prevede “l’incollaggio” delle rondelle nel loro alloggiamento.

“Incollaggio” con grasso della rondella bronzata posteriore e posizionamento dell’albero ausiliario.

Inserimento dell’asse e verifica delle tolleranze. Con entrambe le rondelle nuove ho trovato 0,15 mm. che è la tolleranza raccomandata. Nel II° smontaggio del cambio ho montato la vecchia rondella posteriore ed ho ottenuto una tolleranza di 0,20 mm., rientrante comunque nei limiti che vanno da 0,04 mm. a 0,31 mm. Il manuale Haynes, però, riporta una tolleranza compresa tra 0,18 mm. a 0,38 mm. Insomma tra 0,15 e 0,20 si può stare tranquilli.

Eseguita la verifica si sfila l’asse per far adagiare sul fondo l’albero secondario e quindi consentire il montaggio dell’albero primario. Se si vuol agevolare il rimontaggio successivo dell’albero secondario si può infilare un’asse provvisorio meno spesso (IVª foto) che consenta comunque lo spostamento verso il basso dell’albero ed eviti lo spostamento accidentale delle rondelle bronzate.

Queste foto mostrano la verifica delle tolleranze (endfloat) della boccola in bronzo della IIª. La vecchia boccola ha dato 0.05 mm., praticamente al limite della tolleranza. La nuova invece 0.10 mm. di tolleranza (IIIª foto), rientrante nel range (0.05 – 0.15). E’ da notare che il manuale Haynes per questa tolleranza da secco 0,05 mm.

l’endfloat della vecchia boccola in bronzo della IIIª ha dato 0.10 mm., come la tolleranza della IIª, per cui non è stata sostituita. Una curiosità: quasi tutti i maggiori fornitori danno in ricambio una boccola in acciaio anzicchè in bronzo come l’originale.

La verifica complessiva dell’albero primario và eseguita montando provvisoriamente tutti i pezzi dell’albero sino all’anello di tenuta, esclusi gli ingranaggi. La verifica prevede una tolleranza tra 0.10 – 0.25 mm. Per far questo vengono forniti vari spessori della rondella interposta tra la IIª e la IIIª.